5 Terre

"...LUOGHI SEMPLICI E UNICI NELLA LORO BELLEZZA, che permettono al visitatore di percorrere il territorio alla scoperta di profumi e colori caratteristici della macchia mediterranea, offrendo la visione di questi Paesi che parlano della fatica di uomini e donne che hanno forgiato le terrazze ed i vigneti strappati con sudore e dolore alle rocce..quelle stesse rocce ora a strapiombo, ora contorte su se stesse, ora come fogli aperti di un libro che si perdono nell’azzurro del mare..."

Le Cinque Terre sono un frastagliato tratto di costa della riviera ligure di levante situato nel territorio della provincia della Spezia tra Punta Mesco e Punta di Montenero, nel quale si trovano cinque borghi o, come si diceva anticamente, terre: Monterosso al Mare, Vernazza, Corniglia, Manarola, Riomaggiore.

 

 

RIOMAGGIORE - La fondazione di questo borgo avvenne probabilmente presso la soprastante località di Montenero nel VII secolo forse ad opera di un gruppo di profughi Greci, dopo l’avvicinamento alla costa fu dominio dei Turcotti, dei signori di Ripalta e Cericò, dei Fieschi e infine nel 1276 passo sotto il dominio della Repubblica di Genova.

Il nucleo di case disposte in file parallele sui versante della valle del Rio Maggiore è attraversato da ripide scalinate e stretti vicoli.

Comprende il “borgo dei pescatori” direttamente sul mare, e il “borgo dei contadini” più a monte.

Da Riomaggiore parte la famosa Via dell'Amore a strapiombo sul mare che la collega al paese successivo, Manarola.

Lungo la via dell'Amore si possono ammirare le Arenarie zonate di Riomaggiore con gli strati a pieghe, a ginocchio, a cerniera, le impronte di carico, di corrente e i segni dell'erosione marina. La vegetazione esotica con agavi, pitosfori e fichi d'India si sono ben adattati al clima salmastro. Il volo dei gabbiani e dei balestrucci accompagna la passeggiata. L'ultimo tratto del percorso si trova sotto i vigneti terrazzati e sovrasta la stazione ferroviaria di Manarola.

 

 

MANAROLA - Frazione del comune di Riomaggiore anche se più antica come origini. L’attuale nucleo risale tuttavia al XII secolo quando la popolazione del soprastante Volastra decise di avvicinarsi alla riva del mare. Le case si arroccano su uno scuro sperone di roccia proteso sul mare o si allinea lungo il Rio di Groppo ora coperto.

Nella parte alta del borgo sorge la chiesa di S.Lorenzo con il suo oratorio, costruita nel 1338 presenta tre navate, una facciata gotica con un fantastico rosone in marmo traforato, portale con arco ad ogiva e lunetta con bassorilievo raffigurante il martirio di S.Lorenzo. Nella piazza esterna l’edificio sorge anche un campanile trecentesco sorto come torre di avvistamento oltre all’oratorio del XIV secolo.

Le abitazioni variopinte, costituite dalle tipiche case torri genovesi, si affacciano una ridosso all'altra sulla via principale, detta Via Discovolo ricavata dalla copertura del corso d'acqua. Il paese poi si inerpica sul costone roccioso che si protende sul mare, determinando un intreccio di stretti carrugi, i quali corrono paralleli su più livelli intermedi collegati da irregolari scalinate in ardesia.

In una posizione privilegiata per ammirare la magnifica struttura del borgo è Punta Bonfiglio su cui si snoda un camminamento costruito dai manarolesi aperto nel 1968, che permette di collegare la Marina con lo scalo di Palaedo.

Sulla parte più alta di Punta Bonfiglio sorge il piccolo cimitero del paese. Molto suggestivo è inoltre l'ultimo tratto di Via Belvedere che costituisce un vero e proprio balcone a picco sul mare, terminando in una panoramica piazzetta dedicata ad Eugenio Montale.

Dal 1961, nel periodo natalizio, sulla collina che domina il borgo viene allestito un suggestivo presepe luminoso (il più grande al mondo), i cui personaggi, realizzati artigianalmente da Mario Andreoli, ferroviere in pensione, sono costituiti da migliaia e migliaia di luci montate su apposite sagome che conferiscono alla rappresentazione un fascino unico al mondo.

Oltre al celebre presepe, nel periodo di Pasqua, Mario Andreoli realizza sulla stessa collina una Via Crucis luminosa. Invece, per la festa di san Lorenzo è illuminata una rappresentazione del santo con la famosa graticola.

Il 10 agosto si tiene ogni anno la festa di san Lorenzo, il patrono del paese. La sera viene svolta una suggestiva processione per le vie del paese, culminante col trasferimento della portantina con la statua del santo su una barca, che partendo dall'approdo di Palaedo, fa ritorno alla Marina. Da qui riprende la processione che, salendo sino a Serravalle, si conclude alla chiesa di San Lorenzo.

Manarola è conosciuta per il famoso (e ricercato) vino tipico Sciachetrà.

E' un vino passito, dolce e liquoroso, prodotto da uve che provengono dai celebri terrazzamenti, conosciuto anche come rinforzato o vino dolce (rispettivamente refursà e vin duse in ligure). Oltre a vantare una storia millenaria e ad essere conosciuto e apprezzato in tutto il mondo, ha ottenuto la Denominazione di Origine Controllata

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CORNIGLIA - A questa frazione del comune di Vernazza sono state attribuite origini Romane. Dapprima di proprietà dei Conti di Lavagna , dei signori di Carpena e di Luni, passò nel 1276 sotto Genova.

A differenza degli altri borghi principali ha un carattere più rurale e una disposizione non sulla riva del mare ma a una quota di circa 100 m su un ripido e poco accessibile promontorio. Nel borgo vi è la chiesa di San Pietro in stile gotico ligure, fu costruita nel 1334 sui resti di una cappella antecedente l’anno 1000; presenta tre navate e una facciata con rosone in marmo traforato, un portale con arco a tutto sesto . Sotto il sagrato, un edificio con archi gotici ritenuto un’antica stazione di posta della nobile famiglia dei Fieschi.

 

 

VERNAZZA - Si sviluppò sino al 1000 presso Reggio, in posizione molto più arretrata ed elevata rispetto alla posizione attuale, assunse poi un rilevante ruolo di approdo. Fu feudo dei  Da Passano , dei  Ponzò e dei Fieschi, nel 1276 divento dominio della Repubblica di Genova.

La sua particolare struttura urbanistica è caratterizzata da un piccolo scalo naturale difeso da case a torre che si allineano nel solco di una valle, risalgono rapidi versanti e si protendono su uno sperone roccioso. Nella piazza sul mare se erge la chiesa di S.Margherita, costruita nel 1318 secondo i criteri gotico-liguri, è stata successivamente ampliata e modificata, si presenta con tre navate e una torre campanara alta circa 40 metri.

 

 

MONTEROSSO - Il nucleo più antico si sviluppo sulla collina di S.Cristoforo a partire dal VII secolo durante l’invasione longobarda. Si distingue in due borghi, il borgo vecchio a est alla foce del Rio Burranco e il più recente borgo di Fegina a ovest.

Il suo paesaggio ha ispirato diverse poesie a Eugenio Montale, la cui famiglia era originaria proprio di questo paese . Nella parte vecchia del paese si erge la chiesa di S. Giovanni Battista risalente al 1244, di notevole interesse è il campanile in pietra verde sorto originariamente come torre di guardia, nella solita zona si può trovare il convento dei Cappuccini eretto nel XVII secolo, conserva nella chiesa una tela attribuita a Van Dick che raffigura la crocifissione oltre a diverse altre opere di artisti liguri.

Nella zona ovest si può invece ammirare il Gigante di Nettuno scolpito nel 1910 alto circa 14 metri.